IL TRIBUNALE FEDERALE SVIZZERO HA CONDANNATO IN VIA DEFINITIVA AL RISARCIMENTO DEL DANNO PER OMICIDIO COLPOSO GLI EX RESPONSABILI DELLA ETERNIT PER AVERE ESPOSTO NEL 1972- 1973 UNO STUDENTE, ALLORA ADOLESCENTE, CINQUE SETTIMANE IN TUTTO, ALLE POLVERI DI AMIANTO.
Lex esposto e morto a 47 anni per mesotelioma pleurico. Aveva lavorato nella fabbrica di Niederurnen (cantone di Glarona). Quel breve periodo gli e stato fatale. La sua mansione consisteva nelleliminare con un nastro abrasivo gli angoli degli ammassi di amianto, un lavoro che provoca un forte sprigionamento di polvere.
Nel 2006 lex studente-operaio ha sollecitato il pagamento di un’indennità basata, secondo la legge svizzera, sullaiuto alle vittime dei reati. Nel 2010 listanza e stata respinta dal tribunale cantonale di Glarona perché a quei tempi le conseguenze dellesposizione non erano prevedibili.
Il tribunale federale si e mostrato di diverso parere: le ricerche scientifiche avevano già dimostrato che nel 1972 lesposizione allamianto poteva provocare gravi e inguaribili tumori. La legge del lavoro dellepoca vietava il lavoro pericoloso per i minori. Per questo motivo, i responsabili della Eternit si sono resi colpevoli di omicidio colposo.
Non vè dubbio che questa sentenza sia stata influenzata dal processo della Eternit di Torino dove già vi è stata una condanna per il responsabile principale della Eternit, lo svizzero Stephan Schmidheiny; anche se, allo stato attuale, in Svizzera, i reati di amianto, in generale, non danno luogo a condanna, causa la breve prescrizione.
Si attende, a questo proposito, per gli inizi del 2014, il pronunciamento della corte europea dei diritti delluomo che finalmente dovrebbe fare giustizia anche in Svizzera: che la prescrizione, in Svizzera come in Italia per i reati di omicidio nei luoghi di lavoro e nellambiente venga eliminata.