COORDINAMENTO NAZIONALE AMIANTO: INCONTRO AL MINISTERO DEL LAVORO

l colloquio con il Sottosegretario al Lavoro
Facendo seguito alla Manifestazione Nazionale Amianto dell’8 ottobre scorso in piazza Montecitorio a Roma, ha avuto luogo l’incontro presso il Ministero del Lavoro, alla presenza del sottosegretario dott.ssa Iole Santelli.
Alla stessa sono stati rivolti le richieste che hanno fatto parte della stessa Manifestazione:
– finanziamento del Piano Nazionale Amianto per la definitiva approvazione dello stesso;
– ampliamento del fondo vittime amianto ai familiari e ai cittadini colpiti da patologie asbesto-correlate;
– benefici previdenziali;
– ritiro del ricorso al Consiglio di Stato.
Dopo che la stessa Santelli ha portato la solidarietà della Presidente della Camera, on.le Boldrini, e di tutti i deputati nei confronti del Coordinamento Nazionale Amianto, dopo un ampio dibattito si è riusciti ad accentrare il discorso sul Piano Nazionale Amianto, facendo rilevare che per lo stesso si sono attesi ventuno anni, e che per poterlo vedere approvato non è possibile aspettarne un’altra ventina. Infatti il contenuto del Piano è stato un sacrificio affrontato dal Coordinamento Nazionale Amianto e da tre Ministeri. Per cui il Ministero della Salute ha fatto sì che fosse, nella parte che li riguarda, abbastanza esaustivo con finanziamenti già disponibili, mentre per il Ministero dell’Ambiente e del Lavoro non era stato ancora completato. Pertanto si voleva capire se vi fosse la volontà di immettere finanziamenti, anche pochi, per il triennio 2014 – 2016, al fine di giungere all’approvazione dello stesso, in considerazione dei casi di morte, delle patologie che riscontriamo giornalmente e del materiale in amianto-cemento esistente sul territorio.
La Dott.ssa Santelli si è impegnata a sentire immediatamente il Capo di Gabinetto come persona informata sul piano di cui aveva partecipato alla stesura, un tanto per avere notizie più dettagliate in merito, quindi di sentirsi con i colleghi dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente per effettuare insieme l’approfondimento delle problematiche che ne hanno bloccato il percorso che dovrebbe portare all’approvazione. Ha assunto l’impegno di verificare l’evoluzione del ricorso al Consiglio di Stato per il suo totale ritiro, e di trovare una soluzione previdenziale per far usufruire dei benefici da esposizione amianto i pensionamenti bloccati dalla Legge Fornero con circolare esplicativa adatta all’argomento, senza intaccarne la stessa legge.
Il sottosegretario ha chiesto infine l’invio delle certificazioni INAIL relative ai mancati riconoscimenti delle malattie professionali e rendite ai superstiti.
A che punto è il Piano Nazionale Amianto?
La deputata Maria Antezza (Partito Democratico), nel ricordare che “ …la risoluzione del Parlamento europeo dello scorso anno ha ribadito le minacce per la salute sul luogo di lavoro legate all’amianto e le prospettive di eliminazione di tutto l’amianto esistente invitando gli Stati membri a portare avanti la progressiva eliminazione dell’amianto nel minor tempo possibile”, ha presentato – insieme ai colleghi Biondelli, Arlotti, Bargero, Amoddio, Iacono, Boccuzzi e Mattiello – un’interrogazione al Governo per conoscere come si intende procedere per la risoluzione delle non più rinviabili attività di messa in sicurezza e bonifica, a partire dagli edifici pubblici contaminati da amianto, quali scuole e ospedali e uffici pubblici, individuati durante le attività di mappatura dell’amianto.
“Chiediamo dunque al Governo – continua l’On. Antezza – quale sia lo stato dell’iter amministrativo del Piano Nazionale Amianto, quali risorse sono dedicate e si intendono dedicare alle attività di messa in sicurezza e bonifica di strutture e manufatti pesantemente contaminati da amianto, nonché per finanziare le attività regionali di mappatura.”
“Infine – conclude la deputata – sollecitiamo l’ipotesi di consentire agli enti locali di derogare al patto di stabilità per le operazioni di bonifica.”