A Casale Monferrato è stato presentato dal Ministro della Salute, prof. Renato Balduzzi, il Piano Nazionale Amianto (PNA), al seguito delle decisioni prese alla fine della II Conferenza Nazionale Amianto del 22/24 novembre 2012 a Venezia.
E stato scelto il luogo più significativo in Italia per le esposizioni allamianto, per le morti da amianto, per le lotte contro lamianto. Luogo simbolico, ma non esaustivo, perché lItalia è piena di siti in cui lamianto è presente, non meno in cui si sono verificate e si verificano malati e morti da amianto. Oltre le varie fabbriche che finiscono in ‘IT’ dove è stato manipolato (ETERNIT, FIBRONIT, CEMAMIT, MATERIT) ve ne sono molte altre di tutti i tipi: lamianto è stato estratto dalla miniera di Balangero, è stato usato in edilizia, nella siderurgia, nei cantieri navali (vedi, nella Regione Friuli Venezia Giulia, Monfalcone e Trieste con il suo porto) e non solo.
Il PNA si propone di affrontare in modo organico tutti i problemi relativi alla presenza di amianto: quello sanitario, quello ambientale e quello risarcitorio. Le associazioni, i sindacati, gli esperti presenti alliniziativa ministeriale hanno accolto con soddisfazione le decisioni che sono state e dovrebbero essere assunte. La situazione di crisi economica, politica e sociale in cui ci si trova non promette bene. Il PNA dovrà essere nei prossimi giorni approvato dalla Conferenza Unificata (Stato, Regioni, Provincie e Comuni): ci si aspetta che dopo la sua veloce approvazione venga emanato con un atto governativo certo, che impegni obbligatoriamente tutte le amministrazioni pubbliche, tutti i privati a qualunque titolo coinvolti, ad attuarlo in tempi ravvicinati.
Le formazioni sociali presenti, al seguito della emanazione definitiva del provvedimento preventivato, studieranno nei prossimi giorni il PNA, faranno le loro rilevazioni, quindi indirizzeranno alle autorità nazionali, regionali e comunali il loro apprezzamento e le loro critiche, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti di cura, ricerca, indagine per quanto riguarda la parte sanitaria; di conoscenza dettagliata dei siti in cui lamianto è presente, quindi di bonifica e smaltimento in sicurezza dellamianto presente; di risarcimento previdenziale e giudiziario delle persone colpite siano esse ex lavoratori o cittadini; non ultimo, auspicano, anche in relazione a quanto proposto dal Procuratore della Repubblica di Torino, intervenuto alla presentazione del PNA, una migliore e maggiore risposta di giustizia da parte dei Tribunali sottolineando la necessità di istituire la Procura Nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Ed ancora che al più presto il Parlamento assuma il suo ruolo per la soluzione di tutti i più gravi ed emergenti problemi che la popolazione italiana ha di fronte, fra cui quello dellamianto iniziando, fra laltro, a discutere il progetto di legge n. 8 (sen. Casson e altri) presentato in Senato il 15 marzo 2013. Presenti alla presentazione del PNA: Il Coordinamento nazionale delle associazioni delle vittime e degli ex esposti allamianto: AFEVA Casale Monferrato, AIEA nazionale – Milano, ARASIS Mondovì, AVANI Broni, Comitato Amianto Sicilia, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e sul territorio- Sesto San Giovanni, COPAL- Milano, EARA onlus Trieste, ISDE – Milano, Lega Ambiente Roma, Medicina Democratica nazionale, Milano. I sindacati: CGIL nazionale, CGIL Milano, CGIL-CISL-UIL Alessandria; il CIV (Comitato di Indirizzo e vigilanza) dellINAIL; vari esperti nel campo dellepidemiologia, della clinica, dellambiente.
E stato scelto il luogo più significativo in Italia per le esposizioni allamianto, per le morti da amianto, per le lotte contro lamianto. Luogo simbolico, ma non esaustivo, perché lItalia è piena di siti in cui lamianto è presente, non meno in cui si sono verificate e si verificano malati e morti da amianto. Oltre le varie fabbriche che finiscono in ‘IT’ dove è stato manipolato (ETERNIT, FIBRONIT, CEMAMIT, MATERIT) ve ne sono molte altre di tutti i tipi: lamianto è stato estratto dalla miniera di Balangero, è stato usato in edilizia, nella siderurgia, nei cantieri navali (vedi, nella Regione Friuli Venezia Giulia, Monfalcone e Trieste con il suo porto) e non solo.
Il PNA si propone di affrontare in modo organico tutti i problemi relativi alla presenza di amianto: quello sanitario, quello ambientale e quello risarcitorio. Le associazioni, i sindacati, gli esperti presenti alliniziativa ministeriale hanno accolto con soddisfazione le decisioni che sono state e dovrebbero essere assunte. La situazione di crisi economica, politica e sociale in cui ci si trova non promette bene. Il PNA dovrà essere nei prossimi giorni approvato dalla Conferenza Unificata (Stato, Regioni, Provincie e Comuni): ci si aspetta che dopo la sua veloce approvazione venga emanato con un atto governativo certo, che impegni obbligatoriamente tutte le amministrazioni pubbliche, tutti i privati a qualunque titolo coinvolti, ad attuarlo in tempi ravvicinati.
Le formazioni sociali presenti, al seguito della emanazione definitiva del provvedimento preventivato, studieranno nei prossimi giorni il PNA, faranno le loro rilevazioni, quindi indirizzeranno alle autorità nazionali, regionali e comunali il loro apprezzamento e le loro critiche, al fine di raggiungere gli obiettivi stabiliti di cura, ricerca, indagine per quanto riguarda la parte sanitaria; di conoscenza dettagliata dei siti in cui lamianto è presente, quindi di bonifica e smaltimento in sicurezza dellamianto presente; di risarcimento previdenziale e giudiziario delle persone colpite siano esse ex lavoratori o cittadini; non ultimo, auspicano, anche in relazione a quanto proposto dal Procuratore della Repubblica di Torino, intervenuto alla presentazione del PNA, una migliore e maggiore risposta di giustizia da parte dei Tribunali sottolineando la necessità di istituire la Procura Nazionale sulla salute e sicurezza sul lavoro.
Ed ancora che al più presto il Parlamento assuma il suo ruolo per la soluzione di tutti i più gravi ed emergenti problemi che la popolazione italiana ha di fronte, fra cui quello dellamianto iniziando, fra laltro, a discutere il progetto di legge n. 8 (sen. Casson e altri) presentato in Senato il 15 marzo 2013. Presenti alla presentazione del PNA: Il Coordinamento nazionale delle associazioni delle vittime e degli ex esposti allamianto: AFEVA Casale Monferrato, AIEA nazionale – Milano, ARASIS Mondovì, AVANI Broni, Comitato Amianto Sicilia, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e sul territorio- Sesto San Giovanni, COPAL- Milano, EARA onlus Trieste, ISDE – Milano, Lega Ambiente Roma, Medicina Democratica nazionale, Milano. I sindacati: CGIL nazionale, CGIL Milano, CGIL-CISL-UIL Alessandria; il CIV (Comitato di Indirizzo e vigilanza) dellINAIL; vari esperti nel campo dellepidemiologia, della clinica, dellambiente.